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lunedì 23 gennaio 2012

Il favoloso mondo di Amélie

Credo che tutti abbiano visto o sentito parlare di questo  splendido film, di cui voglio riportare la trama ma soprattutto far riflettere sulla persona di Amélie ,diversa da quelle che siamo abituati a vedere ,forse resa in modo eccessivo ,in alcuni casi secondo me  .




"Amélie ha sei anni come tutte le bambine vorrebbe che suo padre l'abbracciasse ogni tanto ma lui ha un contatto fisico con lei solo durante il controllo medico mensile.La piccola sconvolta da tanta intimità eccezionale ,  non riesce a contenere il batticuore perciò il padre la crede affetta da un'anomalia cardiaca.
A causa di questa malattia fittizia la piccina non va a scuola,è sua madre che le fa da maestra.Senza contatto con gli altri bambini, sballottata tra lo stato febbrile di sua madre e la glacialità di suo padre,Amelie si rifugia in un mondo da lei inventato. Il solo amico di Amelie è il Campidorio." 






Cresciuta, a seguito della perdita  della madre e al successivo perenne rapporto algido con il padre ,decide di viversi una vita tutta sua , dopo un po' viene assunta come cameriera nel bar "Café des 2 Moulins"."Non ci sono uomini nella vita di Amelie ci ha provato un paio di volte ,ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative"
 I passatempi di Amelie sono:
rompere la crosta della creme brulée con la punta del cucchiaino 
infilare la mano in un sacco di legumi
far rimbalzare i sassi sul canale San Martin




cogliere i particolari in un film che di solito non vengono notati




Da Wikipedia:"Alla stazione Amelie incontra lo sguardo di un ragazzo, Nino , che ha l'hobby di collezionare fototessere . . se ne innamora. La seconda volta che Amélie vede il giovane raccogliere i frammenti da terra, lui scatta improvvisamente inseguendo un uomo e perdendo dalla motoretta una borsa con un album delle fototessere raccolte. Nel cercare di restituire l'album all'amato Nino, Amélie è impegnata a risolvere "Il mistero delle fototessere", ovvero l'immagine di un uomo che sistematicamente, con la stessa espressione vuota, si scatta delle fototessere nelle stazioni dei treni, per poi gettarle. È la stessa persona inseguita da Nino quando questi perde il suo prezioso album. A causa di taluni fraintendimenti, Amélie ingelosita non vorrà essere avvicinata da Nino; sarà soltanto un messaggio in videocassetta dell'"Uomo di vetro" a convincerla di prendere la decisione più importante della sua vita: spingersi a fare del bene anche a se stessa, quindi unirsi a Nino, da cui è fatalmente attratta (anche per le affinità che hanno reso in un certo senso "parallele" le complicate infanzie dei due giovani sognatori, come è spiegato dalla voce narrante fuori campo, una sorta di protagonista senza volto di quest'opera cinematografica). Alla fine di tutto, riuscirà ad essere felice: ha aiutato i suoi cari e ha trovato l'amore."









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